Occhi perennemente lucidi, naso che gocciola, tosse secca, starnuti frequenti: questi sono solo alcuni dei sintomi di chi soffre di allergia, anche in autunno. Sono in molti a credere che la primavera sia l'unica stagione che porta con sé allergie e tutti quei disturbi che complicano la vita di chi soffre di questo problema. In realtà, anche la stagione autunnale, in cui ormai siamo entrati, nasconde pericoli per la nostra salute.
Curare questi sintomi è molto semplice, basta ricorrere a corticosteroidi o ad antistaminici. Ma cosa sono gli uni e cosa sono gli altri?
In un articolo molto esaustivo sugli antistaminici offerto dal sito di Sapere Salute, si legge che con il termine “antistaminico” si indica in genere una serie di prodotti farmaceutici atti ad alleviare i sintomi delle allergie quali asma, prurito, congiuntivite ecc. Tecnicamente, questi farmaci non fanno altro che intervenire su un determinato mediatore chimico, l'istamina, contrastandolo. L'istamina può attaccare letteralmente diverse parti del nostro corpo: dal cuore al sistema nervoso, dalle vie respiratorie alla cute.
I corticosteroidi sono invece degli ormoni prodotti dalla corteccia di ghiandole surrenali. Questi ormoni vengono utilizzati sia come antinfiammatori che come immunosoppressori e vengono suddivisi in glucocorticoidi, mineralcorticoidi e androgeni.
Nel primo tipo rientra il cortisolo, che ha la capacità di controllare il metabolismo di lipidi, proteine e carboidarti.
L'aldosterone, che agisce sulla quantità di acqua e sui livelli di elettroliti del sangue, appartiene al secondo tipo.
Infine, nel terzo gruppo, troviamo quegli ormoni che intervengono sui caratteri sessuali secondari.
Sia gli antistaminici che i corticosteroidi possono aiutare ad alleviare i sintomi e gli effetti delle allergie, anche e soprattutto di quelle autunnali.
In questa stagione le cause che portano a soffrire di disturbi allergici possono essere tante e diverse. La prima causa e la più comune è il polline, traghettatore di allergeni che vengono subito percepiti dal sistema immunitario dei soggetti allergici come corpi estranei. L'organismo quindi decide di difendersi dall'attacco producendo e rilasciando delle sostanze e degli anticorpi, ovvero le istamine di cui abbiamo parlato all'inizio di questo articolo.
Nel periodo che va da settembre a dicembre può causare allergia anche l'ambrosia, un tipo di piante infestanti, o le muffe che in questo momento possono moltiplicarsi e dare problemi in particolar modo in ambienti chiusi e umidi. Anche gli acari non sono da sottovalutare in questi mesi: a causa dell'abbassamento delle temperature tendiamo a tenere porte e finestre chiuse, permettendo agli acari di creare dei piccoli nidi nei materassi o nei divani, e persino nei tappeti.
Polline, muffa e ambrosia tendono a causare la cosiddetta rinite allergica, che provoca una forte ostruzione del naso con conseguente incapacità di percepire gli odori - oltre che mal di testa e prurito nasale.
Inoltre l'autunno è anche il periodo della frutta secca: come si fa a rinunciare a nocciole, arachidi o noci? Spesso, però, questi alimenti sono la causa di intolleranze o allergie alimentari da tenere sotto controllo, soprattutto nei bambini, più deboli degli adulti.
Rimanendo in tema di allergie alimentari, ricordiamo che l'autunno è la stagione in cui maturano alcuni frutti che rappresentano alcune delle allergie più diffuse; tra questi troviamo: i kiwi, i cachi, le castagne e l'uva.
È bene sapere però che, come tutti i farmaci, anche gli antistaminici hanno degli effetti collaterali, come:
- sonnolenza;
- secchezza della bocca;
- disturbi visivi;
- nausea;
- diarrea;
- affaticamento.
In alcuni casi, gli antistaminici possono causare aritmie e, nei casi più gravi, squilibri endocrini che possono portare, talvolta, all'impotenza.
Anche i corticosteroidi hanno effetti collaterali, quali:
- ipertensione arteriosa;
- abbassamento del potassio nel sangue;
- osteoporosi;
- ipertensione arteriosa;
- insonnia;
- ansia;
- depressione.
Per questo è sempre consigliato rivolgersi a un medico prima di assumere queste sostanze.