Ansia: come riconoscerla e come aiutare il vostro partner a combatterla
L’ansia è un’emozione del tutto naturale e fisiologica da sempre presente nell’uomo.
Il termine deriva infatti dal latino anxius (affannoso): se si pensa al passato e alla storia umana, tale sentimento inquieto è sempre stata una condizione necessaria per reagire alle minacce e alle prove della vita. Tuttavia, quando si inizia a sentirsi ansiosi in assenza di veri pericoli, si trasforma in una patologia che rischia di pregiudicare lo stile di vita e la salute.
Che differenza c’è tra ansia e normale paura?
Stando a uno studio dell’ISTAT[1] in Italia oltre 2.5 milioni di adulti soffrono di ansia ogni anno e oltre 8.5 milioni di persone hanno sperimentato almeno un disturbo d’ansia nel corso della loro vita. Ma perché succede?
Secondo Joseph LeDoux, uno dei più grandi studiosi del cervello umano e docente del Center for Neural Science[2] della New York University, esistono due modalità diverse in cui si reagisce cerebralmente a un pericolo o una preoccupazione.
La normale paura è uno stato di tensione che ci fa trovare pronti a cambiamenti improvvisi, mentre l’ansia ci fa elaborare cognitivamente un pericolo, in base a sensazioni e traumi già provati. In poche parole, il cervello è un architetto magnifico capace di anticipare il futuro e reagire, ma talvolta si innesta un cortocircuito che può portare a inibizioni e panico.
Ecco qualche segnale che potrebbe aiutarvi a capire se il vostro partner sta vivendo un periodo complicato:
- chiede continuamente rassicurazioni;
- si pone obiettivi troppo elevati per essere raggiunti;
- evita di affrontare situazioni potenzialmente ansiogene;
- rinvia esami e impegni importanti per paura di sbagliare.
L’ansia è un fenomeno isolato?
Lo stato ansioso può essere completamente aspecifico oppure essere è un sintomo caratteristico della depressione, di fobie e psicosi.
Talvolta viene anche causato da malattie, come l’angina pectoris, l’ipertiroidismo, l’asma e il diabete o da un consumo eccessivo di alcuni tipi di farmaci o di droghe.
E anche la genetica può giocare un ruolo importante, come sostiene uno studio dell’Università Julius-Maximilians di Würzburg[3], secondo cui alcune varianti del gene RGLB sarebbero all’origine dell’ansia.
Indice:
Quali categorie sono a rischio e come si manifesta l’ansia?
L’ansia può iniziare durante l’infanzia o l’adolescenza e continuare in età adulta. Di sicuro, rischiano di soffrirne di più alcune categorie, come chi ha subito shock intensi e violenti, chi svolge lavori stressanti, chi ha subito violenze e abusi durante l’infanzia, chi abusa di alcol, droga e farmaci.
Tra i sintomi per riconoscerla, ricordiamo:
- Palpitazioni, tremori e aumento della frequenza cardiaca
- Sudorazione, nausea e nervosismo
- Bruxismo
- Insonnia
- Senso di soffocamento e di pericolo imminente
Curare l’ansia con i farmaci
Una delle vie più immediate per la cura dell’ansia è l’assunzione dei medicinali, che possono essere prescritti solo dallo psichiatra e dal medico curante. La terapia farmacologica consiste principalmente nella somministrazione di benzodiazepine, ma la loro efficacia contro il disturbo è però limitata. In particolare, un uso improprio può portare alla dipendenza. Il farmaco spesso fornisce un miglioramento momentaneo, ma alla lunga potrebbe non essere più efficace e far insorgere altre patologie.
Curare l’ansia in maniera naturale
L’ansia può essere curata anche tramite terapie completamente naturali, che agiscono in maniera olistica sul benessere psicofisico.
Tra i più comuni rimedi naturali contro l’ansia ricordiamo:
- alimentazione sana
- attività fisica
- integratori naturali
- meditazione e yoga
- psicoterapia
In particolare, tramite la psicoterapia il paziente viene aiutato a uscire dallo stato ansiogeno attraverso diverse tecniche classiche e riconosciute, che prevedono l’ascolto, l’uso della parola, l’interpretazione dei sogni e l’insegnamento di metodiche per ridurre i comportamenti anomali.
Alla terapia è bene aggiungere anche un cambiamento nella dieta, optando per verdure, frutta, cereali integrali e pesce azzurro, abbinata a integratori ansiolitici naturali di qualità. Questi possono colmare il deficit di sostanze importanti per l’organismo, come la lisina, un aminoacido che l'organismo umano non è in grado di sintetizzare. Secondo diversi studi, le persone che assumono integratori ansiolitici naturali a base di lisina sperimentano minori episodi di ansia e stress.
A tutto questo è importante aggiungere un po’ di movimento all’aria aperta. La luce naturale aiuta infatti ad aumentare i livelli di vitamina D, la cui presenza nell'organismo è fondamentale per ridurre l’ansia. Può trattarsi di una passeggiata o magari di una seduta di yoga al parco, da concludere sempre con qualche minuto di meditazione.
Infine, non dimenticate di cercare un dialogo con il vostro partner; ma senza forzargli troppo la mano facendo domande insistenti o troppo dirette sull’argomento.
Cercate di coinvolgerlo in attività, tra cui quelle che di
cui vi abbiamo parlato in precedenza, che possano fargli distogliere
l’attenzione; tutto questo lo aiuterà a ritrovare il proprio equilibrio emotivo
e, magari, capire di necessitare di un aiuto per uscire dal proprio stato di
ansia.
[1] https://www.istat.it/it/files/2018/07/Report_Salute_mentale.pdf
[2] http://www.cns.nyu.edu
[3] https://www.uni-wuerzburg.de/en/news-and-events/news/detail/news/new-risk-factors-for-anxiety-disorders/