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Febbraio 19, 2018

Redazione DonnaWeb

Addio alla pensione di reversibilità in base al reddito

L’allarme del segretario generale dello Spi-Cgil, Ivan Pedretti, sul nuovo disegno di legge delega
di Marina Crisafi – Il Governo vuole far cassa sulla pelle delle vedove, andando a toccare anche la pensione di reversibilità. È questo l’allarme lanciato dal segretario generale dello Spi-Cgil, Ivan Pedretti che, sulle colonne dell’Huffington Post, denuncia l’arrivo di un disegno di legge delega del Governo alla commissione lavoro della Camera, contenente un punto molto controverso che andrebbe ad incidere appunto sul diritto alla pensione di reversibilità.

Spiegato con parole semplici, secondo il ddl le reversibilità saranno considerate prestazioni assistenziali e non più previdenziali.

Ciò significa letteralmente che l’accesso alla pensione di reversibilità sarà legato all’Isee e quindi al reddito familiare, andando a ridurre inevitabilmente il numero delle persone che continueranno a veder garantito questo diritto.*

Com’è noto, infatti, l’asticella dell’Isee è molto bassa (fissata spesso a redditi da fame) e per superarla, facendo saltare tutti i benefici, basta poco.

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