Andare a sciare non significa solo avere attrezzatura di qualità, scelta secondo il proprio stile sportivo e con grande attenzione alle misure di sci e scarponi, ma anche avere un abbigliamento adeguato, completo di accessori irrinunciabili quali guanti, cappelli e scaldacollo. Si tratta di complementi fondamentali per non lasciar penetrare l'umidità e il freddo, ma senza mai dimenticare la praticità di muoversi senza impedimenti.
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L’importanza di scegliere guanti da sci di qualità
I guanti possono essere di due tipologie diverse: i classici, che consentono di inserire le dita separatamente e le muffole, che constano solo dello spazio per il pollice e poi hanno una sede unica per il resto della mano.
La scelta dipende molto dai gusti personali, ma in ogni caso, i guanti dovranno lasciare spazio di movimento e agilità, quindi bisogna come prima cosa considerare una misura idonea consultando le guide alle taglie per uomo, donna o bambino.
I guanti naturalmente devono tenere le mani al caldo e presentano, a tale scopo, diversi strati con rivestimenti contigui in pelle, piuma naturale e l'innovativo softshell, ovvero una sorta di scudo morbido contro l'umidità esterna.
In tal senso, un altro materiale molto usato nei guanti da sci è il gore-tex, un tessuto tecnico a base di teflon che è anche traspirante. Le proposte più apprezzate hanno anche chiusure sul polsino elastiche e regolabili, grazie a tessuto di velcro, alamari o bottoni dedicati.
Per trovare il modello più adatto alle proprie necessità è possibile rivolgersi anche alla rete, affidandosi a portali specializzati come Botteroski.com, che nella sezione “guanti sci” del sito ufficiale offre un’ampia scelta di proposte selezionate tra quelle dei migliori marchi del settore.
I cappelli da sci: quale scegliere
Il cappello da sci deve aderire bene al capo, tenendolo al caldo ma senza mai rischiare di sfilarsi durante le discese.
Il tessuto deve risultare comunque traspirante, al pari dei guanti e tra i più utilizzati vi è la lana lavorata a maglia, il pile o il poliestere in sinergia con l'elastene. I modelli più semplici si possono inserire anche sotto al casco da sci, mentre quelli più rifiniti, magari con un pompon in cima, di solito si indossano da soli e sono parte integrante dell'outfit, cui si abbinano per colore e stile.
Laddove si desideri una copertura completa ci si può orientare anche sui tipici passamontagna, che coprono quasi interamente il viso e avvolgono anche il collo. In alternativa, al cappello si può abbinare uno scaldacollo separato.
Quando utilizzare lo scaldacollo
A differenza della sciarpa, lo scaldacollo ha palesi caratteristiche di praticità perché non rischia di impigliarsi tra gli abiti o di sciogliersi: basta infilarlo dal capo e isola perfettamente il collo dal freddo. La lana e il polar (simile al pile) sono i materiali da prediligere per unire al calore il comfort di un contatto morbido e anallergico.
Oltre a posizionarsi sul collo come una sciarpa, in mancanza di un berretto possono essere anche usati in sua vece, avendo cura di ripiegarne la parte superiore per avere un maggiore isolamento termico. Le misure di molti scaldacollo sono universali, ma anche in questi casi occorre verificare che siano adeguati per un adulto piuttosto che per un bambino.
Tra le versioni innovative di scaldacollo vi sono quelle che arrivano a proteggere anche parte del petto dagli urti e quelli con mascherina integrata a livello della bocca e del naso. Altri, infine, sono versatili per usi anche differenti (ad esempio asciugamano o scalda mani) e asciugano rapidamente in caso di contatto con acqua o neve.