Ogni idrante si attivava premendo un bottone che spruzzava acqua saponata su mobili, finestre e pareti; poi usciva l’acqua del risciacquo e per ultimi getti d’aria calda che asciugavano tutto. Lo sporco e l’acqua in eccesso defluivano dai pavimenti in un canale diretto al canile, dove venivano lavati in un sol colpo anche i suoi cani (degli alani). L’operazione completa durava meno di un’ora e lasciava la stanza perfettamente pulita. Per Gabe la sua invenzione aveva anche una portata sociale e avrebbe liberato le donne dalle pulizie, che all’epoca erano una faccenda quasi esclusivamente femminile: ”Potete parlare quanto volete della liberazione delle donne ma le case sono ancora progettate in modo che le donne debbano passarci metà del tempo in ginocchio o infilando la testa in un buco” disse al Baltimore Sun nel 1981. E ancora: ”Il problema è che le case sono progettate dagli uomini. Ci mettono troppo spazio e poi sei tu a dovertene occupare”.
fonte: http://video.caffeinamagazine.it/in-oltre-20-anni-i-suoi-vicini-non-lavevano-mai-vista-pulire-casa-ma-quando-lei-muore-a-101-anni-loro-entrano-e-non-possono-che-restare-a-bocca-aperta/
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