Tosse, raffreddore, mal di gola e febbre, sono i sintomi Covid-19? Questa è la domanda che molte persone iniziano a porsi con maggiore frequenza ora che si avvicina la stagione influenzale. Come riconoscere il virus? Quali misure si adottano se si è positivi al virus?
La stagione fredda sta ormai entrando nel pieno. Nonostante il Governo abbia assicurato maggiori dosi di vaccino antinfluenzale, in questo periodo si fa fatica a reperirlo. Inoltre, alla complicata gestione dei tracciamenti e dei ricoveri, andrà a pesare sempre di più l’influenza stagionale che potrebbe essere confusa facilmente con il Covid-19.
Come distinguere l’influenza dal Covid-19? Quali sono i segnali che devono farci capire che si tratta del virus? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza e di aiutarvi a capire quali sono i sintomi Covid-19 da tenere d’occhio e quando è il momento di chiedere un tampone.
Indice:
I sintomi dell’influenza, almeno nella fase iniziale, sono molto simili ai sintomi Covid, per questo può essere molto difficile trovare delle differenze.
L’Istituto Superiore di Sanità, con un recente studio sui casi italiani, ha evidenziato che febbre e difficoltà respiratorie insieme, sono i sintomi Covid-19 più frequenti.
Nella maggior parte dei casi, i sintomi Covid-19 e sintomi dell’influenza sono sovrapponibili, per questo motivo il consiglio è quello di contattare il medico di base che dovrà procedere a una rapida e breve anamnesi per capire se ci sono le indicazioni per effettuare un tampone Covid.
In realtà, l’unico modo sicuro ed efficace per distinguere i sintomi del Coronavirus dall’influenza, è il test del tampone.
In caso di comparsa dei sintomi sopraelencati, la prima cosa da fare è quella di contattare il medico di famiglia che provvederà a fare un triage telefonico a distanza. Durante la chiamata farà delle domande utili ad approfondire la situazione e fare una prima diagnosi.
Se i sintomi sono lievi, il medico può suggerire l’isolamento a casa per verificare l’evoluzione della situazione. Se i sintomi sono persistenti e il quadro clinico non migliora e ci sono segnali che fanno pensare che si tratti di Covid-19, il medico contatterà l’ASL per disporre l’immediato tampone.
In questa seconda ondata, sentiamo parlare moltissimo di asintomatici Covid, ma chi sono? Essere asintomatico vuol dire essere positivi al Covid-19 ma non aver nessun sintomo oppure, solo un lieve raffreddore o un senso di malessere generalizzato facilmente confondibile con l’influenza o altre forme virali.
Ogni sistema immunitario reagisce in modo diverso alle infezioni virali, alcune ricerche hanno scoperto che una grande porzione della popolazione non sviluppare sintomi ed è quindi asintomatica.
Attenzione però: gli asintomatici sono molto contagiosi e possono essere potenzialmente più pericolosi in quanto privi di sintomi, ma ignari di diffondere il virus tra la popolazione.
La comunità scientifica è spaccata per ciò che riguarda la carica virale nei soggetti asintomatici e la loro capacità di propagare il virus. Dei risultati scientifici hanno mostrato come la carica virale sia la stessa dei malati con sintomi, per cui utilizzare la mascherina in qualunque luogo e circostanza, resta fondamentale per proteggersi.
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