Chi vede macchinazioni dietro lo sguardo altrui è spesso guardingo, diffidente ed inacidito e rende la vita difficile anche agli altri, vediamo cosa fare per uscire dalla diffidenza cronica, leggete.
Quando la diffidenza diventa grave si chiama Disturbo Paranoide di personalità, ma nelle sue forme "normali" e quotidiane si chiama sospetto. Chi vive così ha il cervello disturbato dall'idea che tutti tramino alle sue spalle, un'idea che può compromettere le relazioni sociali fino a renderle impossibili.
L'eccesso di sospetto solitamente nasce da una profonda insicurezza in se stessi, di cui la persona non è consapevole; questa inconsapevolezza porta a vedere negli altri la stessa fragilità e pensare che vogliano raggirarci per ottenere i propri scopi.
Questa sensazione di essere attaccato dal mondo porta ad un affannosa ricerca d'amore e di identità, ma quali sono le frase tipiche di una persona estremamente sospettosa?
- “Secondo me mi stanno ingannando”
- “Dov’è la fregatura?”
- “Cosa c’è sotto?”
- “Come volevasi dimostrare”
- “Tu fai così per ottenere qualcos’altro”
- “ Non mi espongo mai se no... mi fregano”
Come uscire da questa situazione?
Se pensi che le persone stiano tramando alle tue spalle, smetti di offrirti facendo finta di fidarti o di agire come se credessi in loro quando in realtà lo stai facendo con il sospetto che vogliano farti qualcosa alle spalle, smetti quindi di alimentare le situazioni in cui sai che ti sentirai a disagio. Evita e accetta i sospetti.
Scrivi su un foglio diviso in due parti le aspettative e i sospetti che hai sugli altri e non guardarlo per due giorni, poi rileggilo e osserva quanto sei vulnerabile se vivi in questo modo.
Invece di rimuginare, verifica i tuoi sospetti con chiarezza, confrontati in modo cortese con chi ti ha deluso.
Se non riesci a farlo butta via l’elenco e fai altro.
Se ti senti solo?
Compra un seme di una pianta che ti piace, dagli il tuo nome e piantalo, aiutalo a crescere nel tempo con acqua e raggi solari, quello sei tu, prenditi cura di te stesso.