Molte volte i genitori vogliono aiutare i propri figli a fare i compiti e spesso commettono l'errore di sostituirsi a loro, in questo articolo vediamo come comportarsi per invogliare il bambino a studiare e a superare le difficoltà.
Indice:
Capacità d'attenzione
Un bambino di 7 anni si distrae dopo 15 minuti, un ragazzo di 16 dopo massimo 45 minuti, per questo motivo, per un alunno delle scuole dell'obbligo è importante fare pause frequenti o cambiare spesso l'argomento di studio. Per allenare l'attenzione di nostro figlio possiamo giocare con lui a dama, a carte ect...
Gli orari
Meglio creare una routine, un orario fisso per i compiti ( mai dopo cena) in cui i bambini, dopo aver giocato o scaricato la tensione, si concentrano solo su ciò che devono fare.
Il luogo
Lontano dalla tv e da altre fonti di distrazione, si a cameretta, tavolo della cucina e del soggiorno.
Scalette e appunti
Gli adulti non devono mai prendere il posto del bambino e fare gli esercizi al suo posto, devono dare indicazioni e suggerire trucchi che servono a "imparare a imparare". Un esempio? Tracciare una scaletta prima di svolgere un tema o stuzzicare il suo interesse dandogli la percezione che il testo lo riguardi. Se i compiti sono più di uno, meglio iniziare dal più difficile. Per lo studio di storia, geografia e scienze meglio proseguire con schemi riassuntivi.
La compagnia
I bambini piccoli preferiscono la vicinanza di un adulto perché si sentono confortati: a partire dai 9-10 anni, invece, possono fare i compiti con un compagno.
L'atteggiamento
Mai metter fretta o sottolineare errori, bisogna mostrarsi incoraggianti e ottimisti e non giudicarli se sbagliano.
La scuola
Mantenere sempre contatti stretti con la scuola, se si pensa che i compiti siano troppi o non adeguati alle capacità del bambino è giusto parlare con gli insegnanti.