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Marzo 28, 2013

Redazione DonnaWeb

Impariamo a conoscere il linguaggio segreto dei nostri amici cani

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I nostri fedeli amici a quattro zampe usano una varietà di segnali, vocali, corporei come movimenti, espressioni, posture, olfattivi o linguaggio chimico, o linguaggio tattile. Sono attenti al linguaggio paraverbale, quello fatto di volume della voce, toni e timbri.

Spesso si fraintende ciò che una persona vuole esprimere al proprio cane con quello che il cane comprende, quindi atteggiamenti amichevoli come gli abbracci possono risultare per lui perfino come una minaccia.

Imparare quindi a comunicare con loro è fondamentale, capire la loro lingua, quello che vogliono dimostrare con i gesti e le movenze, è vero che ai cani manca la parola, anche se non si esprimono come noi, parlano tra loro e cercano di farlo anche con i padroni. Un buon metodo per capire è stare attenti ai segnali che inviano con la coda, orecchie, espressioni degli occhi, del muso e postura del corpo.

Noterete che quando i cani si salutano hanno il corpo rilassato e spostato all'indietro, lo sguardo rivolto altrove, le orecchie basse, appiattite sulla testa e la coda che scodinzola. Spesso i cuccioli che si sottomettono all'altro si sdraiano e mostrano l'inguine.

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Le posture aggressive invece sono quelle in cui il cane dominante è sicuro di sè e minaccia l'altro, il corpo è rigido, spostato in avanti, le orecchie dritte, pelo eretto, denti scoperti e sguardo diretto agli occhi dell'altro. L'aggressività invece con il cane che tiene la coda tra le gambe, le orecchie basse all'indietro e il corpo abbassato, la bocca chiusa e ringhio prolungato e sordo esprime paura.

Tra di loro possono inviare anche segnali di pace o di calma, atteggiamenti che servono per tranquillizzare il cane che si trovano davanti  per evitare incomprensioni o conflitti, per abbassare la differenza e la soglia di difesa.

Quando giocano a fare i cuccioli i cani si tranquillizzano molto, cercano di leccarsi il muso si colpiscono con le zampe, saltano, abbaiano e fingono di non vedere l'altro.

Questi segnali devono essere interpretati dai padroni per capire il loro stato d'animo, ridurre lo stress e disagi, noi, imitandoli possiamo far capire loro le nostre intenzioni, i segnali che servono a calmarli sono una trentina circa, alcuni impercettibili, per scoprirli occorre concentrazione e allenamento.

I più comuni sono: girare la testa lateralmente se incontrano un cane minaccioso per cercare di far calmare l'altro, oppure l'abbraccio di un estraneo o di un proprietario che lo guarda negli occhi, potremmo imitare questo atteggiamento quando incontriamo un animale timido.

Distogliere lo sguardo è un segnale di pace, in questo modo capirà che non c'è sfida. Socchiudere gli occhi è un modo per rendere il nostro sguardo più dolce nei suoi confronti e avere un atteggiamento meno minaccioso, leccarsi il naso e sbadigliare indicano stress, il cane sbadigliando si tranquillizza, se invece si sente insicuro e impaurito sbadigliate anche voi in modo vistoso.

Alla vista di un altro cane i movimenti lenti e i gesti vengono usati dal cane per sbollire la situazione, oltre alle movenze e alla postura del corpo è importante come ci muoviamo noi, la nostra postura, il tono della voce, deve essere autoritaria e dolce allo stesso tempo, se vogliamo che tra noi e il nostro amico peloso si instauri un bel rapporto felice, sereno che duri nel tempo.

 

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